Ogni area protetta dispone di un emblema (logo) impiegato per segnalare e contraddistinguere i documenti prodotti, le infrastrutture ed i servizi offerti. Spesso questo logo viene concesso a terzi a titolo di “Marchio Parco” al fine di promuovere e valorizzare i servizi ed i prodotti offerti da altri enti e produttori locali che operano in armonia con la protezione dell’ambiente (naturale, culturale, sociale).
Il 5 e 6 maggio 2011, una ventina di aree protette si sono riunite a Santa Sofia (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi) per discutere del valore del Marchio Parco e dei suoi rapporti con le regolamentazioni ed i label europei di qualità, per condividere delle esperienze ed individuare un punto di vista comune sul ruolo e le modalità di impiego di questo strumento affinché si possa sviluppare un approccio metodologico omogeneo per l’intero sistema di aree protette e garantire ai consumatori la trasparenza. Nel corso del workshop è emerso che il Marchio Parco gioca un ruolo chiave nel far conoscere al grande pubblico i prodotti delle attività tradizionali, che spesso si trovano in netto contrasto con i moderni criteri di conduzione aziendale. Inoltre, il Marchio Parco rappresenta sia una fonte di guadagno economico per gli operatori locali, sia una riduzione dei conflitti con l’ente di gestione del parco.
In tutto l’arco alpino si registrano diverse iniziative in questo ambito (v. Dossier n°11 di ALPARC: Contratti ambientali e marchi di qualità ), che talvolta possono trovarsi in netto contrasto con alcuni dettami europei (marchio DOP, IGP, STG).
La documentazione del workshop è disponibile a questo link: Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi - I marchi di qualità e le aree protette
Per qualsiasi informazione, potete contattare il dott. Carlo Pedrazzoli (Tel. +39 05 43 97 13 75 ; e-mail: carlo.pedrazzoli@parcoforestecasentinesi.it )