Concretizzare l’azione sul territorio
La triplice crisi – ecologica, economica e sociale – che la nostra società sta attraversando richiama delle utopie concrete, che superano immaginazione e parole per diventare tangibili nell’azione. L’escursione “costruzioni eco-responsabili” organizzata da ALPARC e CIPRA dal 2 al 4 novembre scorso nelle regioni alpine che costeggiano il lago di Costanza ha indicato magistralmente la via.
Ritrovare una “coesione territoriale” tra l’uomo ed il suo ambiente – sia esso naturale, sociale o culturale – è la priorità dei progetti visitati. Le lezioni imparate ridanno motivazione e fiducia: incitare i cittadini a (ri)diventare attori del loro “ambiente”; concentrarsi su progetti territoriali al fine di valorizzare le risorse ed i know-how locali; associare la sobrietà all’efficacia per una crescente autonomia nei settori dell’energia (da fonti rinnovabili), dell’acqua, dei rifiuti, ma anche dell’agricoltura e dell’alimentazione.
Visite, incontri e scambi ci hanno permesso di toccare le chiavi per un futuro eco-responsabile nel settore dell’edilizia, che è quello che consuma la maggior parte delle risorse naturali.
Generalizzare un approccio olistico tessendo dei collegamenti pluridisciplinari tra la scala dell’architettura e quella della pianificazione territoriale.
Mobilizzare attorno a dei progetti federatori tutti gli attori del territorio: quelli che prendono le decisioni (politici, funzionari, committenti pubblici e privati), coloro che progettano (architetti, urbanisti, paesaggisti, studi privati, ingegneri, consulenti) e quelli che realizzano (imprese, artigiani).
Approfittare dell’intelligenza collettiva: scambiare le conoscenze dei professionisti del settore, degli esperti e dei ricercatori; condividere conoscenze e competenze; far conoscere le esperienze (positive o negative) e trasmetterle per continuare insieme in un percorso di empatia creatrice.
Ascoltare un architetto del Vorarlberg ed il suo committente descrivere a due voci il progetto che hanno realizzato insieme ci dimostra che è possibile alleare l’ambizione comune di un territorio alla modestia dei singoli individui.
Il cammino verso un futuro “desiderabile” richiede di ridefinire i valori della nostra società, di ritrovare un senso, di creare dei legami. Le nuove tecnologie richiedono di essere conosciute e padroneggiate, ma l’avvenire è in mano all’uomo, non alla tecnica!
dominique gauzin-müller
Troverete ai link sottostanti le
come anche il diario di viaggio
ed una selezione di fotografie!