Bella ricompensa per il Parco Nazionale del Gran Paradiso e per la Valle d’Aosta, fieri di partecipare alla fantastica operazione di reintroduzione di una specie emblematica della fauna alpina.
Dopo 100 anni, il Parco Nazionale del Gran Paradiso e la Valle d’Aosta, luoghi simbolo della conservazione della natura alpina, sono ormai ricompensati, e fieri di partecipare a questa fantastica operazione che mira alla reintroduzione di una specie scomparsa da tanto tempo dalle Alpi.
Champagne e Iris (i nomi sono stati scelti dagli scolari della Val di Rhêmes e della Valsavarenche) sono nati nell’aprile del 2012 e rappresentano un caso eccezionale, tenendo conto della rarità della specie, che solo recentemente è riuscita a ripopolare le Alpi occidentali grazie a un progetto internazionale di reintroduzione.
Queste due nascite, cui hanno fatto seguito due primi voli riusciti, rappresentano per il Parco Nazionale del Gran Paradiso e per la Valle d’Aosta una delle notizie più entusiasmanti per la “gipetologia” europea. Salvando lo stambecco nel 19° secolo, il Gran Paradiso ha permesso non soltanto di salvare una delle specie più prestigiose della fauna alpina ma ha anche posto le basi per il ritorno, a più di un secolo di distanza, del gipeto, specie strettamente legata alla presenza in gran numero di questi grandi ongulati.
Il cerchio si è chiuso
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